10 - Un aiuto ad Agrìk

L'indomani all'alba subito il gruppo si adopera a curare meglio le ferite e pulire quelle di Cleio.La mattina stessa si avviano dal signor Sulis per portargli il genero: le guardie cittadine insospettite dal carretto dal quale provengono lamenti chiedono chi fosse l'uomo trasportato ed Exilus risponde essere un loro compagno al quale dei Vlasta hanno cavato degli occhi. Vengono lasciati passare e raggiungono dopo poco il palazzo di Sulis. Questi li accoglie gioiosamente prima di abbandonarsi alla tristezza per le condizioni di Cleio, orrendamente sfigurato e torturato. Soddisfatto del lavoro svolto li ricompensa con delle monete e ben quattro cavalli che Vimaruk e Jano chiedono di poter lasciare nelle stalle in attesa di passare a riprenderli. Si fa aggiornare sulle informazioni scoperte e, inorridito dalla ormai nota inefficienza della milizia cittadina, consiglia loro di offrire i loro servigi dietro compenso. Inoltre viene concessa una raccomandazione per il fabbro Chonda di Moleryn affinchè possano usufruire dei suoi servigi a buon prezzo. Sebbene la qualità del suo lavoro non sia certo eccellente, tornano soddisfatti verso il loro rifugio. Vimaruk propone di passare alla taverna di Burkoth per salutarlo e soprattutto acquistare birra e cibo per festeggiare. Trascorrono così una notte di divertimento dopo molto tempo che ormai vivevano nell'ansia e la paura. Per un giorno intero decidono di occuparsi dei propri affari, allenandosi o studiando. Jano tuttavia è poco attento nel non curare una ferita che si infetta sebbene il giorno successivo dopo un'accurata pulizia l'infezione svanisca. Nella tarda mattinata del 24 di (MESE DOPO PEONU???) fanno visita a Carmen, priora del tempio di Peonu. Qui li accoglie Gaia, che tradisce evidente delusione per l'assenza di Lorac; accompagna Exilus, Vimaruk e Jano da Carmen la quale sembrava in attesa della loro visita. Riferisce del contenuto del libro il quale predica una sorta di culto che individua un male ben preciso che plagia la società. Tale piaga da estirpare è rappresentata dai viaggiatori, ogni pellegrino di passaggo, il quale, visto come un demone, deve essere purificato tramite tortura o addirittura morte. Fa riferimento a un tempo che era in costruzione e la figura di un Danzatore che si sarebbe dovuto manifestare ai seguaci, composti unicamente da individui di sesso maschile: le donne vengono definite indegne. Carmen ragguaglia brevemente sugli usi e precetti di tale culto e successivamente parla della Mazza da Cerimonia portatale. Diviene scura in volto quando prende a descrivere l'oggetto: sugli anelli che attorniano la parte alta della mazza, sono incisi dei nomi di persone note a Moleryn. Sono probabilmente dei graduati in una sorta di gerarchia nel culto: tra i nomi appare quello di Havril di Charney uno dei mercanti piu' noti (nonchè tra gli organizzatori della grande carovana semestrale) dei cui servigi il tempio stesso di Peonu si è avvalso come la stessa Carmen sostiene. Alla richiesta di Exilus se anche i nomi di Zuhanna e Leius fossero presenti la priora annuisce. Sono assenti invece quelli di Burkoth e Vlaids o del superiore del tempio di Agrìk. La stessa Carmen suggerisce a Jano e compagni di recarsi da Joshua, abate del tempio Agrik e subito dopo dalle guardie cittadine. Così si dirigono al tempio dello stesso Agrìk all'entrata del quale vengono accolti da una sorta di Cavaliere armato ed equipaggiato di tutto punto. Con poca cortesia questi li incalza sul motivo della loro visita e, alla richiesta di poter incontrare Joshua questi risponde che a nessuno è permesso. Quando Jano insiste sull'importanza delle informazioni in loro possesso, la guardia d'entrata concede loro la visita ad un uomo competente di tal questioni.

Vengono fatti accedere al tempio e subito disarmati e si ritrovano in un luogo buio e dalle luci tetre nonostante sia pieno giorno; dopo qualche minuto vengono fatti entrare in un ufficio piuttosto elegante con mobilio in ebano nero. L'uomo che si trovano difronte spazientito sbraità sul perchè fossero lì e Vimaruk gli chiede di presentarsi per assincerarsi che il suo nome non compaia tra i 12 della Mazza Rituale. La scortesia dell'uomo il quale afferma di essere Carlos, priore del tempio, si fa man mano minore visto l'interesse per le informazioni che i tre portano avvalorate dalla vista del Testo sul Culto di Agrìk distorto. Carlos mostra evidenti segni di disapprovazione per quanto appreso e alla richiesta di Jano di aprire una collaborazione d'interesse non è del tutto estraneo. Prima però chiede tre giorni per indagare in segreto sulla veridicità dei fatti e chiede a garanzia uno dei nomi dei coinvolti: Exilus suggerisce quello di Leius.

Carlos afferma che se i tre vogliono aiutare il tempio a fare giustizia dovranno farlo secondo i loro metodi, notoriamente poco inclini al dialogo e piuttosto inquisitori. Vimaruk chiede garanzie di poter operare nella legalità e il rappresentante di Agrìà dice loro di far parte delle Ombre Rosse di Herpa il quale è un ordine cavalleresco ufficiale e che ha potere decisionale in merito ad atti di "condanna". Gli uomini si danno così appuntamento di lì a tre giorni ed Exilus e compagni vengono congedati e riequipaggiati dei loro oggetti. Un nuovo incarico si profila all'orizzonte...