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07 - Oscurità nelle paludi

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Messaggio  Life Lun Feb 23, 2009 11:14 am

Giunta l'alba del nuovo giorno, Jano, Vimaruk ed Exilus (ormai ripresosi) decidono di ordire una strategia per separare i loro assalitori della notte alla locanda di Borkuth. Avendo per giorni osservato il carro di assi di legno (avvistato la prima volta alla fattoria di Leius) hanno notato che questo procede con metodicità scortato dal solito energumeno che già una volta era riuscito ad intimidirli. Lorac preferisce rimanere a guardia della grotta, tenendo d'occhio i loro oggetti e procacciando cibo per quando gli altri tre avrebbero fatto ritorno. Dunque quest'ultimi si avviano procedendo lungo la foresta a sud di Moleryn avviandosi lungo il viottolo che porta alla fattoria di Leius. Individuano un punto in cui è possibile preparare un'imboscata lungo lo sterrato costeggiato da una sorta di muretto di terra alto quasi un metro. Qui il carro passa tre volte al giorno: la mattina presto, a ora di pranzo e infine verso le cinque del pomeriggio. Mentre i 3 sono acquattati per organizzare i preparativi dell'agguato, vengono verso le tre avvicinati da un contadino che stava tenendo d'occhio i propri campi: Jano con sangue freddo spaccia il gruppo per tre straccioni in cerca di cibo e subito dopo si allontanano per non destare sospetti. Nel tardo pomeriggio, quando il sole comincia ormai ad assumere il suo colore rossastro, dispongono sul viottolo dei sassi e terra simulando una sorta di smottamento che impedisce il passaggio. Con preciso tempismo passa il carro una mezz'ora dopo, scortato dal solito omone e da un uomo meno equipaggiato al combattimento. Alla vista dell'impedimento i due conducenti, un po' insospettiti dallo strano ostacolo, scendono a piedi per liberare il passo. In quel momento Jano si avvicina al più grande dei due furtivamente, lo stesso fa Vimaruk con l'altro mentre Exilus lancia una frombolata al primo. Il colpo non va a buon fine coì viene ingaggiato uno scontro che tuttavia si risolve in una veloce vittoria di Vimaruk e Jano, essendo i due stati colti di sorpresa e senza armi in pugno. Legati e imbavagliati gli ostaggi, dirigono il carro per un po' sul viottolo finchè non trovano una scappatoia che li conduce verso le il boscame a ovest. Qui si fermano per perquisire il carro (che contiene assi di buon legno e materiali vari di costruzione e falegnameria); fanno rinvenire i due ostaggi e cominciano ad interrogarli. Il meno possente è più propenso a parlare e si lascia sfuggire qualcosa su un culto e un tempio che stanno costruendo tra le paludi a sud-est. Tuttavia non aggiunge altro spaventato da quello che il suo Dio gli avrebbe fatto! Così viene interrogato il l'altro il quale, evidentemente meno intimorito, afferma che il loro capo si sarebbe trovato quella sera proprio alle paludi: di Cleio, figlio di Sulis, nessuno sa nulla. I tre fanno perdere i sensi ai malcapitati e subito dopo vengono uccisi affinchè non parlassero. Si avviano dunque verso le paludi camminando dentro un piccolo ruscello per far perdere le tracce grazie anche all'abilità di Jano nel condurre i due ronzini. Abbandonato il torrente si trovano a dover attraversare il grande fiume Teb e scorgono un guado nei pressi di un villaggio a sud di Moleryn. La corrente e molto forte così grazie ad una corda Jano cerca di facilitare l'attraversamento; Vimaruk procede su uno dei cavalli conducendo anche l'altro mentre Exilus si aiuta con la corda. Tuttavia scivola mettendo male un piede e viene trascinato via dalla corrente nonostante il tentativo di Vimaruk di afferrarlo. Dopo circa un minuto di panico riesce ad aggrapparsi ad una fronda e viene issato a riva dagli altri due: si fermano così un po' per riprendersi dalle fatiche. Comincia a nevicare leggermente e il freddo fa gelare le ossa. Exilus memore del forte raffreddore che l'ha debilitato circa una settimana addietro, si toglie i vestiti e recitando una serie di sussurri comincia ad emanare un tepore dalle mani che asciuga le sue vesti; quando si appresta a fare lo stesso sul proprio corpo per togliersi l'umidità di dosso, viene deconcentrato dal freddo che lo coglie e perde il controllo della propria magia.
07 - Oscurità nelle paludi 119
Dietro di lui si materializza un essere infuocato simile ad un bambino: i tre allarmati si scostano ad osservare la strana creatura che da fuoco a qualunque cosa egli si appersti a toccare. Lo Shek-Pvar rivela di aver evocato involontariamente un elementale del fuoco totalmente libero dal suo controllo e corre verso il fiume con una delle tuniche imbottite che avevano tolto ai due precedenti ostaggi (spogliati delle loro cose).
Jano lo imita e comincia un grottesco siparietto che vede i due intenti a lanciare sulla creature le due tuniche imbevute d'acqua: Vimaruk, scosso, non riesce ad agire. Finalmente Jano riesce ad immobilizzare l'elementale con il suo straccio, finchè in una sorta di vapore svanisce. Ripresi dallo Shock i tre si avviano di nuovo verso le paludi, muovendosi nel buio e tuttavia gelandosi a causa del nevischio che continua a cadere. Dopo qualche minuto che si addentrano nelle paludi scorgono dei bagliori di fuochi e odono un coro di litanie. Si avvicinano il più possibile riparati dalla boscaglia fino a scorgere un lungo camminamento di legno sopra l'acquitrino che finisce in una sorta di pianale rialzato su quattro grandi piloni sopra il quale delle persone stanno intonando dei canti. Dei bracieri illuminano l'area e all'inizio del camminamneto due uomini sono di guardia...
I tre decidono di agire. Exilus lascia partire una frombolata che colpisce sul torace uno dei due il quale, senza fiato, si accascia al suolo. L'altro dà l'allarme e si diffonde il panico tra la folla. Jano e Vimaruk restano coperti mentre Exilus lascia partire all'improvviso 6 dardi di fuoco che colpiscono sia la guardia a terra, facendogli perdere i sensi, sia l'uomo accanto a lui che resta leggermente shoccato da quell'attacco.
Vimaruk si lancia su quest'uomo ingaggiando un difficile scontro. Jano intanto corre verso uno degli uomini in fuga per cercare di catturarlo: tuttavia si ode all'improvviso una voce possente provenire dalla pedana e un vento impetuoso lo travolge impedendogli di raggiungere l'uomo che aveva atterrato. Exilus cerca così di spostarsi verso la pedana furtivamente ma sotto i suoi piedi accade qualcosa di inaspettato: la fanghiglia comincia a gorgogliare e a smuoversi quasi fosse in ebollizione le onde che si formano travolgono il mago.
07 - Oscurità nelle paludi Palude
Questi per la seconda volta nella giornata rischia di affogare e solamente l'arrivo di Jano che dopo vari tentativi gli lancia una corda riesce a fargli scampare una morte poco gloriosa. Vimaruk intanto aveva sconfitto la guardia affogandola nella melma e si era lanciato anch'egli in soccorso di Exilus calandosi nell'acquitringo gorgheggiante a sua volta. Messisi in salvo tutti e tre si dirigono sulla pedana ormai deserta dove scorgono l'impronta di quello che doveva essere stato un altare sacrificale avendo notato del sangue essiccato ai lati. Danno fuoco alla struttura di legno rovesciando i bracieri, anche se la neve non aiuta l'operazione. Dopo di chè prendono il camminamento rialzato e si dirigono verso il ponte di Moleryn. Giungono di notte all'entrata del paesino antistante il ponte e due guardie vendendoli si allertano. Spacciatisi per viandanti attaccati nella notte da alcuni briganti, hanno il permesso di entrare e raggiungono il tempio di Peoni dove ad accoglierli c'è la solita sacerdotessa. Essendo l'ora tarda non possono usufruire di cure tuttavia acquistano due bevande che dovrebbero aiutare a riprendersi Vimaruk, seriamente ferito nello scontro. Dopo aver dato alla donna i denari (cosa nella quale Jano ha dimostrato un'innata spilorceria), si avviano al ponte e giungono alle porte di Moleryn dove le porte sono state momentaneamente aperte per far rientrare in città alcuni abitanti che si erano attardati nella notte. Raggiungono così il rifugio dove Lorac li aspetta con buone scorte di cibo e subito presta aiuto a Vimaruk: quest'ultimo, dopo essersi medicato e aver pulito le proprie ferite, beve la pozione Tarrel's Pillow e cade in uno stato febbrile così com'era accaduto la settimana precedente ad Exilus. Dopo cinque giorni in cui la febbre e il metabolismo gli hanno fatto perdere molto peso, Vimaruk comincia a riprendersi e riacquisire la sua forma con lo Shek-Pvar che lo aiuta improvvisandosi un guaritore inatteso. Nel frattempo Lorac e Jano procurano cibo all'infermo e progettano la prossima mossa...
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Messaggio  DeathFromAbove Lun Feb 23, 2009 2:51 pm

Durante i giorni di riposo nella grotta, Lorac mostra un pò di stanchezza.
Spesso si addormenta tardi, ed i suoi sonni sono spesso molto agitati. Nelle ultime due mattine si è alzato particolarmente sudato.
Racconta spesso di sognarsi l'orso che lo ha aggredito.
Inoltre, anche dopo sforzi minori, Lorac lamenta dolori muscolari anomali, dato il suo perfetto allenamento.
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