Midnight in Paris, W. Allen, 2011

Gil e la sua futura sposa Inez sono in vacanza a Parigi con i piuttosto invadenti genitori di lei. Gil è innamorato di Parigi e il suo sogno più grande è di vivere lì negli anni 20, quelli che reputa la sua età d'oro. Una sera, a mezzanotte, mentre cerca la strada per il suo hotel, un'auto degli anni 20 si ferma vicino a lui e i passeggeri l'invitano a salire a bordo. Si troverà così a vivere tra sogno e realtà nella Parigi degli anni 20 e incontrerà i suoi miti, Hemingway, Scott Fitzgerald, Picasso e tutto il milieu culturale del tempo cercando di fare in modo che il ‘miracolo' si ripeta ogni notte. Suscitando così i dubbi del futuro suocero e della ragazza.

Un film a metà strada tra "impressionismo" e "illusionismo". Io amo Woody Allen e senza dubbio lui ama Parigi e i suoi personaggi, perchè dalle scene d'apertura e durante tutto il film non fa altro che esprimere un omaggio ad una città che fa diventare irresistibile.
Come tutti i suoi film, la trama non è l'importante, ma quello che emerge sono le sensazioni, le sfumature, e moltissimo in questo film le atmosfere che evoca, a metà tra la fantascienza e sogno.