21 - Il vento dei tumuli...

Dopo aver compiuto il rituale del passaggio delle anime nel primo tumulo Deidara, Kran ed Exilus vengono raggiunti da Jano. Entrano così nel tumulo successivo, peraltro già esplorato in passato, dove una volta al centro si trovano in un crecevia di tre corridoi, di cui il frontale conduce alla porta attraverso la quale qualche mese prima entrarono nella sala di tortura con i vlasta. Kran comincia il rituale supportato da Deidara, mentre Jano comincia ad avvertire una strana presenza; entra in una sorta di battaglia mentale contro qualcosa di immateriale che solo lui avvertiva. Exilus vedendo l'amico in difficoltà evoca una sfera di fuoco etereo che illumina l'ambiente: Jano a quel punto dopo aver resistito strenuamente, sente quell'influsso negativo diradarsi. Terminato il rituale i due sacerdoti odono delle voci: allarmano i compagni che si schierano in assetto da battaglia. Nel tumulo arrivano cinque Tullwyn accompagnati da un sesto che sembra esserne il capo. Jano e compagni prendono il corridoio di destra e fanno muro difronte all'uscita costringendo i Tullwyn in uno spazio ristretto; nel frattempo Exilus evoca un muro di fuoco etereo che impanica i nemici. D'improvviso si sente una sorta di litania dalle parole incomprensibili e una folata di vento impetuosa e improvvisa nasce dalle retrovie dei Tullwyn. Questi pervasi da una forza e un'ira inarrestabili si gettano attraverso il muro ad affrontare gli "invasori". Jano e Deidara ne fronteggiano uno ciascuno; Kran se ne trova due addosso ed Exilus si defila dietro gli amici tentando di colpire con bastonate. Dopo poco anche il capo dei Tullwyn, probabilmente uno sorta di sciamano, esce dal tumulo con la sua lancia pervasa da un visibile mulinello d'aria. Deidara e Kran dopo non poche difficoltà, supportati da Exilus, riescono ad avere la meglio dei loro dirimpettai. Jano se la vede brutta contro il suo avversario che sembra invaso da un furore inumano. alla fine tuttavia riesce a sfruttare la sua forza e a spingerlo verso il muro di fuoco. Tutti si volgono ad affrontare lo sciamano ormai rimasto solo che tenta, invano di darsi alla fuga: Jano lo colpisce con un preciso tiro del suo giavellotto che lo centra alla gamba e lo lascia esanime a terra. I quattro risultano così vittoriosi a fronte di gravi ferite che non danno loro modo di continuare. Tornano così al forte dove Garril Stopez li accoglie con qualche battuta ironica visto il loro costante status di malessere. Qui riferiscono quanto è accaduto e chiedono la possibilità di riposarsi prima di ripartire: il comandante Stopez per contro dà loro il permesso a patto che svolgano dei lavori all'interno del forte. Jano viene impiegato per dei lavori di forza per spurgare il condotto d'acqua occluso dai Tullwyn; Deidara viene impiegata nelle cucine per preparare le cibarie ed eventuali medicamenti; Kran viene incaricato di far mantenere l'ordine tra le file di mercenari; ad Exilus infine viene ordinato di sbrigare le pratiche "burocratiche" riguardante la compilazione di alcune missive per conto di Taztos. Trascorre più o meno una settimana nella quale tutti svolgono bene o male i loro compiti prima di riprendere il cammino verso i tumuli e riprendere l'opera di esorcismo, in allerta per i sempre più frequenti agguati Tullwyn...