06 - Agguato e Fuga dalla locanda

Il bel tempo sembra far ritorno su Moleryn ma le conseguenze della notte precedente lasciano il segno…Exilus è in preda ad una devastante tosse che sconquassa il suo gracile corpo e al forte raffreddore che lo debilita. Lorac porta i segni degli ultimi scontri e una ferita di media entità all’altezza della spalla. Vimaruk e Jano sembrano gli unici rimasti in forze.
Nel pomeriggio, lasciato Exilus a riposare in locanda, i restanti del gruppo, preoccupati per l’amico “Shek-Pvar”, si dirigono al tempio di Peonu per chiedere aiuto alle sacerdotesse.
Elargito al tempio un ingente offerta in denaro, la sacerdotessa acconsente di venire in locanda per visitare l’amico in preda a quel male che sembra peggiorare ad ogni ora.
Nel frattempo i 3 tornano nella stanza per assicurare anche a loro stessi un po’ di riposo. Burkot, prima di lasciarli salire ai piani superiori li ferma all’ingresso chiedendo ulteriori spiegazioni su quanto accaduto il giorno precedente e promettendo di fare del suo meglio per capire chi ci fosse dietro a quello strano contadino (Leius) e quell’uomo alla guida del carro e pesantemente armato che sembrava essersi stanziato da poco in quella fattoria a nord del paese.
Passano alcune ore finché alla porta della loro stanza si ode bussare. Jano afferra la lancia e si nasconde al lato dell’ingresso mentre Lorac apre con titubanza…ma era solo Burkot, (la tensione e il nervosismo stanno prendendo piede negli animi dei quattro compagni).
"Ho scoperto qualcosa su quell’uomo, e posso dirvi solo che state in grave pericolo, io non voglio entrarci, vi do pochi giorni per far rimettere il vostro amico in salute, poi dovete lasciare la locanda".Questo dice l’Ospite lasciando perplessi gli altri e dopo aver fatto accomodare anche la sacerdotessa che era appena giunta dal tempio per prendersi cura di Exilus, lascia il gruppo a studiare le prossime mosse.
Tra l’inquietudine della situazione e l’incertezza sulle loro sorti ormai comuni, il povero Exilus, livido e zuppo di sudore, beve la tisana preparata dalla sorella, ma gli effetti esitano a vedersi.
Senza nulla di fatto le luci del giorno vanno a morire e cala la notte…
L’ora è tarda e Lorac è puntuale al suo appuntamento fisso col suo sogno ricorrente…l’orso che lo aveva aggredito a Taztos.

In preda ad un combattimento con le coperte continuava a girarsi nel letto e suo malgrado riesce ad evitare un colpo che distrugge la branda riducendola a schegge di legno che si spargono per la stanza. Spalanca di colpo gli occhi tornando dal sonno alla veglia in un battito. Si accorge di un uomo che brandisce una mazza, in piedi sopra di lui, pronto ad assestare un altro colpo…Lorac urla irrompendo nel silenzio della locanda, si dimena in preda al terrore, si avvinghia nelle coperte trovandoci in mezzo anche Exilus che nel frattempo aveva subito il colpo del suo diretto aggressore senza riuscire ad evitarlo e d’istinto si era buttato anche lui in terra proprio li dove era il compagno. Si svegliano anche gli altri due in quel modo violento e anche loro ricevevano percosse sui loro corpi ancora insonni. Ognuno dei compagni con un diretto avversario innanzi riesce a mettere mano sulla propria arma.

Nel buio della stanza, negli spazi ristretti, ogni azione risulta concitata. Il duello si trasforma in una rissa violenta e rumorosa fatta alla cieca. Nel parapiglia Lorac viene spinto fuori dalla finestra sfondandola e ritrovandosi aggrappato al cornicione. Un altro degli avversari subisce la stessa sorte per mano di Jano ma non ha la stessa fortuna ritrovandosi con la schiena spezzata sopra la staccionata fuori dalla locanda. Vimaruk sfonda la porta portando il combattimento anche nel corridoio fuori la stanza. Exilus col suo bastone riesce a fronteggiare il suo nemico costringendolo spesso a subire i suoi pesanti colpi. Lorac riesce a tornare all’interno della stanza e con la sua ascia si getta sul piede dell’aggressore sfondando il cuoio dello stivale e amputando alcune dita. Questi in preda al dolore e allo shock non si avvede che anche Exilus (liberatosi del suo avversario diretto) era su di lui…e mentre lo impegna nel duello, Lorac riparte all’attacco amputandogli anche una mano e mandandolo a terra fuori combattimento, in un mare di sangue.
In quel mentre, irrompe nella camera anche Burkot mentre scuote il suo spadone per aiutare Vimaruk e gli altri amici. Anche Jano con un potente colpo della sua lancia si svincola facilmente dal suo nemico mandandolo a terra svenuto.
In 5 su un unico avversario…che ottiene inevitabilmente la morte ritrovandosi la giugulare squarciata dall’ascia di Lorac.
Passati poco più un paio di minuti dall’inizio di quella guerriglia, si ristabilisce una situazione di strana calma e alla lieve luce delle torce dei corridoi, i compagni e Burkot si avvedono del disastro e del sangue sparso…alla visione di quella scena e in preda al nervoso Lorac e Jano rigettano, aumentando lo schifo sul pavimento.
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Exilus e lo stesso Jano riportano alcune ferite piuttosto serie che andrebbero curate nell’immediato, inoltre i nemici ancora in vita devono essere interrogati, ma non c’era tempo. Burkot li avverte che 8 uomini, probabilmente compagni degli aggressori stanno entrando nella locanda per chiudere i conti. Con le lenzuola i 4 costruiscono una fune per calarsi dalla finestra e fuggire per i campi a nord di Moleryn fino a trovare rifugio nel vicino bosco. Nella loro fuga si avvedono anche di legionari che erano accorsi richiamati dal frastuono e dagli altri inquilini della locanda. Il tentativo di depistare gli inseguitori apparentemente riesce e per sfidare ulteriormente la sorte i 4 camminano attraverso la foresta e trovano rifugio in una capanna abbandonata…proprio lì dove possono tenere d’occhio la strana fattoria in cui Exilus e Lorac si erano ritrovati il giorno precedente dopo l’inseguimento del carro.
Tuttavia la capanna che sembra abbandonata di fatto è di un contadino che la mattina seguente giunge nel loco per riporre del fieno…e che nello stupore si ritrova i 4 che banchettano nel suo terreno…Jano s’immedesima in un sacerdote che dopo aver benedetto l’uomo chiede ospitalità donando anche dei soldi. Il contadino accetta ben volentieri e lascia la capanna ai compagni per pochi giorni senza fare troppe domande. Ma la situazione è critica. Exilus tra le varie ferite riporta anche un colpo da taglio ai genitali che si sta infettando, inoltre come se non bastasse il raffreddore era divenuto una violenta polmonite. I 4 decidono di lasciare la capanna per una grotta più sicura e riparata.

Quando sembrava che Exilus non dovesse più riuscire a sopportare il dolore di quella infezione, Jano decide di cauterizzare la sua ferita con la lama di un coltello resa incandescente.
Passano 5 giorni in quella grotta nutrendosi di cacciagione e verdure e aspettando che lo Shek-Pvar aiutato anche dalla pozione guaritrice donata da Burkot prima della fuga si ristabilisca completamente.


Chiedo scusa per la lunghezza ma ci tenevo a descrivere tutto il duello nei minimi dettagli sia per il modo fighissimo con cui l’abbiamo condotto e interpretato sia per i record raggiunti…