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Messaggio  Nefele Gio Mag 28, 2009 2:15 pm

Nome del Giocatore: Nefele Nome: Sophie AbbotOccupazione: Storica delle religioniEtà: 30
Luogo di nascita: LondraPersonalità: Determinata, riservata Aspetto: : Capelli rossi ricci lunghi. Occhi nocciola. Carnagione molto chiara con numerose efelidi sparse per il corpo. Altezza 1,65. Corporatura armoniosaGenere: F

Nome in Codice: Fenice

Attributi (12 punti da spendere)
Forza ●○○ Intelligenza ●●● Forza di Volontà ●●● Destrezza ●●○ Fortuna ●●○
Conoscenze ●●● Carisma ●●○ Resistenza ●●○ Percezione ●●●

Abilità (22+4)
Armi da fuoco ○○○ Guida ○○○ Psicoterapia ○○○
Ascoltare ○○○ Idee ○○○ Ricerca ●●●
Atletica ○○○ Medicina ○○○ Riflessi ○○○
Capacità d’espressione○○○ Memoria ●●○ Riparare ○○○
Circospezione ○○○ Occultismo●●●* Scienza ○○○
Combattimento ○○○ Osservare ●●○ Sicurezza ○○○
Computer ○○○ Percepire inganni●○○ Sopravvivenza ○○○
Conoscenza della strada ○○○ Persuasione ●ooUmanistica ●●●
Empatia ●●○ Piante / Animali○○○

Benefici Sanità Mentale Ferite
Amici ○○○ □□□ Fiducioso (Forza di volontà 3) □ Graffi
Assistente ○○○ □□□ Sicuro □ □ Lividi
Autorità ○○○ □□□Calmo (Forza di volontà 2) □ Ferite sanguinanti
Contatti ●○○ □□□ Preoccupato □ Quasi morto
Fama ○○○ □□□ Insicuro (Forza di volontà 1)
Fede ●●○ □□□ Fragile
Finanze ●○ □□□ Affranto
Linguaggi ●○o □□□ Irrequieto
□□□ Psicotico
□□□ Folle
□ Matto da legare



Linguaggi parlati: inglese, francese, tedesco, gaelico, latino


Iniziativa: 3


Difesa: 2


Oggetti Importanti:


* É una seguace della religione Wiccan e ne segue le pratiche divinatorie (magari poi approfondisco)


Ultima modifica di Nefele il Mer Giu 10, 2009 5:08 pm - modificato 2 volte.
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Messaggio  Nefele Sab Mag 30, 2009 6:17 pm

Sophie nasce da una famiglia media che abita in una delle tante zone residenziali di Londra. La madre è un'insegnante di letteratura nelle scuole superiori, il padre è un antropologo che lavora come ricercatore all'università. Fin da bambina Sophie ha capito di riuscire a vedere più in là di quello che gli altri vedevano.
Intraprende la carriera accademica specializzandosi in storia delle religioni e nello studio dei simboli.
Approfondendo gli studi sulle religioni antiche e sopratutto sulla religione celtiche precristiane è venuta a conoscenza dell'esistenza dello Wicca.
Studiando i testi di questa nuova religione e mettendo in pratica alcune delle pratiche divinatorie in uso dei seguaci di questa religione. Il suo spirito di osservazione e la grande capacità di capire gli altri rendono in genere vere le sue previsioni.

Dal diario di Sophie:

Mi trovavo nel mio studio.
Sì d'accordo, era un po' tardi. Non mi capita quasi mai di trattenermi fino alle otto all'università. Ma avevo degli appunti urgenti da risistemare per la lezione del giorno dopo.
Solo la lampada della mia scrivania era accesa e dal corridoio non sentivo giungere alcun rumore.
Il lungo tempo passato seduta e i dieci caffè bevuti nell'ultima mezz'ora mi hanno costretta ad alzarmi per andare alla toilette.
Dopo circa cinque minuti sono tornata nello studio.
Terminata finalmente la stesura degli appunti mi sono apprestata a rimettere in ordine i libri che l'indomani avrei dovuto riconsegnare in biblioteca.
Una busta azzurra attira la mia attenzione. Non l'avevo vista prima, e sono certa che non ci fosse stata nel libro che evevo più volte sfogliato.
Non è indirizzata a nessuno.
Curiosa l'apro.

"Fenice
i Doni non vanno custoditi gelosamente.
Stasera l'aspettiamo lì dove lei cerca la Verità
Non faccia scherzi
venga sola"

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[Nefele personaggio] Sophie Abbot Empty La wicca

Messaggio  Nefele Mer Giu 10, 2009 4:30 pm

E' un po' lunghetto, ma è giusto per farmi/farci un'idea

La Wicca (in italiano pronunciabile [wikka] o [vikka][1]) è una delle religioni appartenenti al movimento neopagano. La religione wiccan venne presentata per la prima volta nel 1954 attraverso gli scritti di un ex funzionario pubblico britannico esperto di esoterismo, Gerald Gardner[2]. Questi affermò di essere stato iniziato ad una vecchia tradizione misterica, continuazione dei culti esoterici medievali etichettati come stregoneria a loro volta imperniati sulle religioni pagane dell'Europa antica. La veridicità delle esperienze di Gardner rimane controversa, parecchi studi moderni sostengono ad ogni modo come la teologia wiccan iniziò ad essere compilata non prima degli anni '20[3].
La Wicca ha subito negli ultimi anni una capillare diffusione nel mondo postcristiano e non. Comunità, associazioni e Chiese sono oggi presenti particolarmente in America settentrionale, in America meridionale, in Europa e in Oceania. Piccoli gruppi sono presenti anche in Africa meridionale[4], in India[5][6], a Hong Kong, a Singapore e in Giappone.

Non esistono attualmente dati stabili sul numero di aderenti della religione wiccan. L'ingente vastità del fenomeno, oltre che le sue conseguenze e impatti culturali lasciano pensare ad ogni modo che la stima più credibile si aggiri intorno ad una cifra che va dai 3 ai 5 milioni di praticanti nella sola America settentrionale[7]. Altre stime molto più restrittive, limitano il numero globale di aderenti a circa 800.000[8] dei quali circa 1.000 in Italia.


Storia

utto ciò che si conosce oggi sulla storia della religione wiccan è ricostruito in base alle testimonianze lasciate da Gerald Gardner e da studiosi degli anni successivi alla sua scomparsa. Si deve tenere inoltre conto del fatto che l'interesse per la Wicca è di fioritura piuttosto recente, e dunque sono presenti tratti, in particolare quelli legati all'origine della religione, che rimangono relativamente oscuri. La Wicca fu per la prima volta presentata al grande pubblico nel 1954, quando Gerald Brosseau Gardner pubblicò il libro intitolato Witchcraft Today. Lo scritto descrive come Gardner, un ex funzionario pubblico, avesse avuto l'opportunità di entrare a far parte, dopo un'iniziazione — in un periodo collocato prima della seconda guerra mondiale — di una congrega segreta praticante una religione che definivano come prosecuzione della stregoneria medievale, a sua volta conservante elementi del Paganesimo antico e della religione preistorica della Dea Madre. Il gruppo dal quale Gerald Gardner sarebbe stato iniziato era stanziato nel sud dell'Inghilterra e viene oggi definito come coven di New Forest (dove New Forest sta ad indicare una regione geografica inglese). Dopo la fine del secondo conflitto mondiale Gardner fondò una nuova coven, la quale praticava e diffondeva una religione che iniziò a definirsi come la Wicca. È ancora materia di controversie l'idea che Gardner fosse davvero entrato a far parte di questo gruppo iniziatico segreto; rimane però una questione minore nello studio del vasto movimento cui la Wicca ha dato origine nel corso degli anni.

Origine
Gerald Gardner affermò che la religione da lui fondata è una sopravvivenza delle religioni matriarcali pagane e, risalendo a tempi ancor più antecedenti, del culto della Dea Madre diffuso nell'Europa preistorica, e sostenne gli fosse stata insegnata dalla somma sacerdotessa della coven di New Forest, una donna che utilizzava lo pseudonimo di Vecchia Dorothy. Una delle prime sacerdotesse di Gardner, tale Doreen Valiente, nelle sue ricerche identifica la donna con Dorothy Clutterbuck Fordham, un'ex colona rientrata dall'India, e con Dafo, quella che Gardner definiva la prima sacerdotessa della sua coven. Mentre Valiente opta per questa identificazione, altri studiosi come Philip Heselton teorizzano che Dafo e la Clutterbuck fossero due persone differenti. Altri ancora come Aidan Kelly e Francis King[13], sostengono che Gardner fu l'inventore di queste figure, e che egli stesso scrisse la dottrina e la liturgia della Wicca sincretizzando elementi tratti dalle più disparate tradizioni religiose. Nella religione wiccan sono individuabili influenze riconducibili alle tesi di Margaret Murray, all'opera intitolata Aradia, o il Vangelo delle Streghe‎ di Charles Godfrey Leland[14], alla religione streghica fortemente legata al testo stesso, e alle pratiche della magia cerimoniale. Mentre è certo che Dorothy Clutterbuck esistette realmente, Ronald Hutton concluse come non ci fosse alcuna prova testimoniante il fatto che la donna fosse stata coinvolta nella formazione della Wicca. Parere discordante è quello di Heselton che, citando evidenze più recenti, sostiene che probabilmente la Clutterbuck ebbe a che fare con la religione wiccan. Anche la storia della vita di Gerald Gardner potrebbe aiutare a comprendere meglio alcuni concetti. Innanzitutto è risaputo che l'uomo visse per quasi tutta l'infanzia e l'adolescenza in Asia, precisamente nel Sudest Asiatico, in Borneo e in Malesia. Rientrato in madrepatria (l'Inghilterra) avrebbe incontrato la Vecchia Dorothy e avrebbe vissuto l'esperienza dell'iniziazione al culto misterico nel 1939.
In quel periodo la legislatura inglese proibiva forme di religiosità stregonica, le quali furono rese legali solo nel 1954, quando Gardner iniziò a pubblicizzare la Wicca. Gardner pubblicò proprio quell'anno Witchcraft Today[2] e nel 1960 The Meaning of Witchcraft. Mentre il formato rituale manifesta grosse influenze derivate dall'occultismo vittoriano (e la stessa Doreen Valiente ammette di notare forti legami con la Thelema e le altre filosofie di Aleister Crowley), il comparto spirituale e iconografico della Wicca è largamente ispirato alle religioni pagane, ma presenta anche non minimizzabili influenze buddhiste, induiste e in particolare taoiste, probabilmente derivate dall'influenza che l'Oriente ebbe sulla vita di Gardner.

Per quel che concerne la liturgia wiccan è facilmente constatabile come i riti e i concetti di Gerald Gardner siano ripresi dalle dottrine di altri occultisti, e non furono di fatto innovativi per l'ambiente del periodo. Roger Dearnaley, in An Annotated Chronology and Bibliography of the Early Gardnerian Craft, descrive la liturgia wiccan come un patchwork. Heselton, in Wiccan Roots e nel successivo Gerald Gardner and the Cauldron of Inspiration, arguisce che Gerald Gardner non fu l'autore dei rituali, ma che addirittura ne avrebbe commissionato la realizzazione da una figura ignota. Doreen Valiente — e così Margot Adler nel suo Drawing Down the Moon — definisce che Gardner probabilmente si ispirò ad altro per lo scheletro del rituale, aggiungendo dettagli estrapolati dalla sua esperienza. Ancora Heselton constata come tutte le influenze riconducibili a Crowley siano individuabili nel libro intitolato Blue Equinox. Non si sa se Gardner possedesse o meno una copia del libro, sebbene è certo che avesse incontrato Crowley negli ultimi anni della vita di questi. Gardner stesso ammette che i rituali insegnatigli dalla Vecchia Dorothy erano frammentari, e per renderli completi dovette aggiungere supplemanti. Alcuni ricercatori quali Isaac Bonewits individuano anche influenze derivate dal Rosacrocianesimo[15], dalla dottrina dell'Ordine Ermetico dell'Alba Dorata e altre religioni esoteriche del Novecento.
L'idea della religione preistorica incentrata sulla figura della Dea Madre era inoltre diffusa negli ambienti accademici del periodo di Gardner[16] (tra gli accademici si ricordi Erich Neumann o Margaret Murray) e ambienti amatoriali nei quali spiccò Robert Graves. Negli anni successivi accademici come Carl Jung e Marija Gimbutas, continuarono le ricerche riguardanti quest'area che sembrò consolidarsi con gli studi ancora successivi di Joseph Campbell, Ashley Montagu, Riane Eisler ed altri.
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Messaggio  Nefele Mer Giu 10, 2009 4:31 pm


Teologia

La teologia wiccan ha una struttura complessa, che tende a mantenersi tale per la maggior parte delle correnti. Il concetto fondante dell'intero sistema teologico wiccan è l'opposizione tra i 2 principi cosmici rappresentati dal Dio e dalla Dea (il Dio è rappresentato come il Dio cornuto, abbinato al Cernunnos celtico[12]). Per questo motivo molti considerano la Wicca una religione dualistica, ed effettivamente il dualismo è la concezione dominante nelle correnti più legate alla filosofia di Gerald Gardner, vale a dire il Gardnerianesimo e la Tradizione Alexandriana. Tendenza che è andata a manifestarsi con la comparsa delle nuove tradizioni è quella del monismo, che vede i 2 principi cosmici del Dio e della Dea come le 2 forze manifestative di un unico principio universale, ovvero l'Uno[12] o Dryghten, come nominato da Patricia Crowther.[22] La Divinità (intendendo l'Uno) è la sorgente dalla quale viene emanata l'energia primordiale che costituisce tutte le cose che esistono, e che va ad organizzarsi in processi armonici concretizzandosi come materia, ovvero ciò che i 5 sensi umani riescono a percepire, che è un'infinitesimamente piccola parte del tutto, dell'Uno, che è inifinito. Anche le tradizioni dalla visione monistica riconoscono ad ogni modo, al secondo livello della teologia, il fatto che l'Uno dispieghi la propria essenza creativa che dà origine ai cicli del mondo principalmente scindendosi in una polarità di forze, che sono appunto il Dio e la Dea. Il sistema monistico della teologia wiccan è estremamente simile a quello del Taoismo. Il Dio e la Dea sono le forze che permettono la costituzione armonica e l'equilibrio del mondo. Ogni cosa è costituita dall'eterno incontro e rapporto di complementarità che sussiste tra le 2 Divinità. Fondamentalmente il Dio e la Dea sono anche una rappresentazione del dualismo del mondo materiale, per il quale ogni cosa esiste ed ha un proprio contrario, ma soprattutto esiste — ed è definibile — solo perché esiste anche la sua controparte speculare. Il dualismo che sta alla base delle cose del mondo è dunque un fattore intrinseco e fecondo.

È fonte di vita, dato che la vita, o comunque il cambiamento, l'evoluzione, il progresso, sono sempre i prodotti dell'incontro (o dello scontro) tra 2 controparti che si fondono insieme, si confrontano e diventano un unicuum o danno inizio ad un nuovo ordine. Importante nella teologia wiccan è anche il concetto della Dea triplice e del dualismo monistico. La triplicità della Dea consiste nella visione della Divinità femminile come manifesta in 3 forme, quella della vergine, quella della madre e quella della vecchia. Le 3 forme di manifestazione della Dea hanno significati cosmologici e escatologici. Sono innanzitutto una rappresentazione della ciclicità che caratterizza il cosmo, e sono per questo abbinati alle tre fasi della Luna, la luna crescente, la luna piena e la luna calante, costituenti oltretutto il simbolo principale della Wicca, cioè la Tripla Luna. La ciclicità è applicata alla visione dell'esistenza come procedente in cerchio, come un progressivo ritorno all'origine, alla nascita dalla morte. Ogni cosa attraversa una vita circolare, e la triplicità della Dea è per questo abbinata anche alle 3 fasi principali della vita umana: la nascita, la crescita e la morte. Tutti attraversano questi 3 eventi fondamentali, ed è in questa circostanza che si innesta la visione escatologica della Wicca. La reincarnazione è una conseguenza della ciclicità del mondo; dopo la morte avrà inizio una nuova vita, così come dopo la luna calante ha sempre inizio un nuovo giro lunare.
« Tutti gli dèi sono un Dio; tutte le dee sono una Dea. »


Il dualismo monistico è conseguente sia alla visione totalmente dualistica sia a quella monistica, dato che si applica alla dualità polare del Dio e della Dea. La frase che meglio esprime questo concetto è quella che afferma che tutti gli dèi sono un Dio e tutte le dee sono una Dea. Molti Wiccan, come antecedentemente spiegato, concepiscono il Dio e la Dea come le forze primordiali del cosmo. La religione wiccan accetta tuttavia la venerazione di immagini o rappresentazioni molteplici e varie delle due Divinità, rappresentazioni che sono una ripresa delle antiche divinità del Paganesimo.[19] Come già in alcune religioni pagane del mondo mediterraneo le varie divinità non sono viste dalla Wicca come esseri antropomorfi, ma come essenze senza aspetto di apparenza e senza dimensione fisica. Le divinità minori sono forze attraverso cui si manifestano il Dio e la Dea, o, in certi casi, semplici rappresentazioni che permettono all'uomo di comprendere le due Divinità primordiali. C'è una tendenza trasversale a tutte le tradizioni wiccan, ma che trova un compimento solo nel Dianismo, a considerare la Dea come principale manifestazione del Dryghten, mentre il Dio come manifestazione di supporto alla Dea, suo consorte e, in determinati miti, assumente anche la forma del figlio.[23] Il Dio è dunque la controparte che permette alla fecondità della Dea, che è Dea Madre e Madre Natura del cosmo, di realizzarsi. Come tuttavia è una madre che cresce nel proprio grembo il figlio, così è la Dea che cresce nel proprio infinito grembo l'universo. Nella corrente dianica la figura del Dio si eclissa totalmente, e viene implementato una sorta di panteismo fondato unicamente sulla visione della Dea come il tutto cosmico. Fondamentale nella visione cosmologica della Wicca è l'idea dei cinque elementi. Secondo gli wiccan i cinque elementi sono le regole fondamentali del mondo fisico, attraverso le quali si può giungere al contatto mistico con le 2 Divinità o con l'Uno. 4 di questi elementi sono l'acqua, l'aria, il fuoco e la terra. Oltre a questi vi è lo spirito, chiamato anche aether. Lo spirito è considerato come la regola organizzatrice dell'equilibrio del mondo, il teorema base dal quale si dipanano tutti i teoremi minori su cui si regge l'evoluzione ciclica delle cose. Gli elementi sono abbinati alle cinque punte del pentagramma e del simbolo del pentacolo, essendo quest'ultimo una rappresentazione simbolica del cosmo.[24] Il cerchio nel quale è inscritto il pentagramma simboleggia l'infinito e l'eternità. Ad ogni elemento è poi abbinato un guardiano o Torre di Guardia. I guardiani sono considerati gli spiriti patroni degli elementi, e le entità che catalizzano l'energia del cosmo permettendo l'evocazione del Dio e della Dea. La concezione dei guardiani cambia di tradizione in tradizione; ad esempio nella Tradizione Alexandriana sono visti come i sephirot cabalistici, mentre nella tradizione cristowiccana sono concepiti come gli arcangeli biblici.

Etica
« Fai ciò che vuoi purché tu non faccia del male a nessuno. »


L'etica wiccan è fortemente basata sul Rede (termine ripreso dalla lingua germanica e significante letteralmente "consiglio" o "proverbio"), la cui regola principale è quella del fare ciò che si vuole senza fare del male a nessuno. Questa regola è nella maggior parte dei casi intepretata come un'esortazione al fare ciò che più renda felici se stessi senza urtare gli altri, ovvero mantenendo la propria espressività in certi limiti dettati dalla semplice idea del non fare male. La massima del Rede non è dunque un'esortazione all'anarchia, ma al contrario è una regola universalitica che assume un ruolo portante e fondamentale in qualsiasi contesto culturale e sociopsicologico la si inserisca. Il non fare del male implica infatti un rispetto dell'altro, rispetto dell'altro che si trasforma in un limite totalmente naturale per le proprie azioni.

Liturgia
La liturgia wiccan si è andata, nel corso del tempo, a sistematizzare progressivamente tanto che oggi è strutturata in modo abbastanza ben definito. Comprende vari tipi di rituali, i quali possono essere anche personalizzati in base alla tradizione nella quale se ne fa uso, piuttosto che in base alle preferenze delle coven o di ogni piccolo gruppo. La liturgia classica comprende il rito di evocazione dei guardiani dei cinque elementi e dei punti cardinali, la cui essenza è considerata in grado di catalizzare il fluire dell'energia universale delle Divinità; il Piccolo Rito e il Grande Rito, oltre che una serie di rituali minori, dedicati spesso alle specifiche divinità.

Il cerchio e le ricorrenze

I rituali si svolgono all'interno di un cerchio disegnato o inciso a terra, simbolo dell'eternità e dell'infinitezza dell'esistenza. Il cerchio può essere tracciato sia all'interno di un tempio sia nell'area di un covenstead, sebbene questi stiano progressivamente lasciando spazio ai templi. All'interno del cerchio si svolgono i rituali e si raduna il gruppo comunitario. Nell'area delimitata si trova nella maggior parte dei casi un altare sul quale i sacerdoti svolgono il Piccolo Rito e i rituali minori. Le funzioni liturgiche possono prendere atto in qualsiasi momento, ma le occasioni più importanti sono quelle in cui cadono ricorrenze significative quali i Sabbat e gli Esbat, o eventi eccezionali quali matrimoni o battesimi.

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Messaggio  Nefele Mer Giu 10, 2009 4:41 pm

Ricopio Ilaria... Ecco Sophie

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