13 - Sonno tra i Morti...

Durante il loro "relativamente" tranquillo cavalcare verso Candlekeep, il gruppo continua a discutere e interrogarsi sulle vicende che lo stanno investendo: i Coboldi del Bosco Segreto, gli scagnozzi del Cracken, l'attacco al Nido del Grifone, l'assedio a Yartar, l'aggressione di quelle ombre dopo la Foresta dei Troll e via dicendo...Anche Oriseus fa parte dei loro pensieri: chi è veramente e cosa sa? Oltre a lui chi altri è a conoscenza del nostro incarico? Mirabar è in pericolo per volere di chi? Dopo alcune ore a cavallo a ritmo blando decidono di accamparsi sulla strada maestra all'altezza della Palude dei Morti...
Thingol, a conoscenza che questi acquitrini sono stati un tempo il teatro di un'epica battaglia tra Orchi ed Elfi, decide di esplorare l'area, accompagnato da Cornelius e Dorc. Sono circa le sei del pomeriggio e c'e' ancora luca nonostante il cielo sia lievemente coperto: il sud è noto per godere maggiormente dei benefici del Sole. I tre non trovano nulla di interessante, anzi...l'impressione è che questa sorta di acquitrino non sia poi così lugubre. Quando si avvicina il tramonto e la visibilità diminuisce una sensazione di allerta li pervade e decidono così di tornare al proprio campo distante pochi minuti a piedi...
Nel frattempo Cornelius, Lyrae e Aron dialogano; Zula si era fermata per passare la notte in meditazione in un piccolo santuario lungo la via a un'oretta di cammino. Impegnati nelle solite speculazioni intravedono Callit che in disparte comincia a maneggiare degli strani ingredienti e a disegnare qualcosa sul terreno. Cornelius lo guarda compiaciuto senza tuttavia dare segni di preoccupazione.
Tornati Thingol e compagni, il gruppo si riunisce attorno al fuoco per osservare i libri che Dorc ha portato via dal tempio di Kossuth.
Il primo è quello sulle armi esotiche: scritto in una lingua che Thingol e nessun altro ne riconoscono la scrittura; presenta lo schema di quello che sembra un manuale di forgia. Armi e armature apparentemente impossibili (ad esempio una lancia azzurra, forse di cristallo); lame di fattura pregiata qualie neanche gli elfi hanno saputo eguagliare; armature di ogni tipo e per ogni razza (umani, elfi, nani...) divise per materiali (dalla classica di cuoio fino a quella che sembra un'armatura di scaglie di drago...ve n'e' perfino una presumibilmente composta di Mythril).
Il secondo libro è quello di Erboristeria: anche questo (come il precedente) scritto in una lingua e alfabeto incomprensibili e con una copertita in pelle rosso scura che sembra riportare in una prima sezione una catalogazione di piante, erbe e alberi conosciuti; in una seconda sezione vere e proprie ricette.
Fatto ciò si concentrano nuovamente sulla serie di libri di Netheryl decidendo di sfogliarli in Ordine.
I libri sono, come quelli visti qualche giorno prima, in una sorta di pelle blu con adornamenti color Oro.
1. La prima pagina mostra in un riquadro Presentazione dell'autore Salinar DragoFerro che in una sorta di dedica in una cornice floreale annuncia di cosa trattano le seguenti pagine....
2. La nascita delle scuole di magia e i vari reggenti di ogni specializzazione (Karsus, Melf, Bigbi...)
3. Come i fratelli Dragoferro si contesero il dominio dell'universo: oltre ad essere scritto in draconico, presenta un materiale diverso nella composizione della pagine (piu' invecchiate e di colore diverso rispetto agli altri tomi...quasi fosse stato rilegato d qualcun altro) e non sembra possedere la stessa magia degli altri tomi.
4. Come i netheriani si consacrarono alle divinità e la presentazione del Pantheon di Faerun.
5.
6. Il consiglio dei maghi
10. La fine di Karsus. In questo libro è contenuto quello che probabilmente è il Karsus Avatar, un incantesimo che non dovrebbe nemmeno esistere...
Arriva la notte e comincia la girandola dei turni di guardia...
Le prime 3-4 ore passano indisturbate ma quando Lyrae è di guardia un'improvvisa suono la mette in allarme: sente il rumore di batter d'ali...come di uno stormo d'uccelli.
Si svegliano anche Callit e Cornelius mentre gli altri rimangono sopiti nel loro riposo.
Ciò che si mostra agli occhi della sacerdotessa di Selune è qualcosa di orrendo: delle teste umanoidi con le orbite degli occhi bianche, ossute con zanne aguzze, una sorta di capelli che sembrano mozziconi di corda e al posto delle orecchie ali di pipistrello!
Lyrae pietrificata non riesce nemmeno a parlare tuttavia quando una di queste sei "teste volanti" le scende in picchiata contro è pronta nel colpirla con la sua mazza. Tuttavia un'altra la colpisce sulla spalla mordendola: per un attimo un freddo improvviso la pervade. Callit, con più sangue freddo, urla per svegliare i compagni che improvvisamente si destano e prendono l'arma accanto a loro. Dorc, appena rialzatosi, viene puntato da queste teste: pur riuscendo a schivarne due viene morso da una terza che in qualche modo gli trasmette qualcosa di piu' del freddo anche se non sembra debilitarlo al momento. L'halfling reagisce colpendone una a caso. Callit pronuncia delle frasi magiche che anticipano una sorta di polvere brillante dietro i tre mostri che hanno aggredito il piccolo Dorc; una delle tre sembra rimanere completamente abbagliata e l'halfling ne approfitta per colpirla con un fendente che la taglia letteralmente in due. Cornelius con un gesto agile di dita e qualche formula lancia un dardo dorato che colpische una dei due nemici di Lyrae; Aron con foga emette una fiamma potente che carbonizza un'altra testa che nel frattempo si era portata alle spalle di Callit (abile nell'evitarne l'attacco poco prima). Le teste tornano all'attacco e Lyrae viene ricolpita mentre Dorc, ormai completamente desto, riesce a schivare i colpi portatigli. Thingol si scaglia senza successo contro uno dei mostri ancora senza ferite ma il suo colpo non va a buon fine. Lyrae ne colpisce un'altro con una mazzata tale da frantumarlo. Callit all'improvviso evoca una sorta di cane infernale che distrae una delle teste volanti contro Dorc il quale ne approfitta per colpirla da dietro e ucciderla. Di nuovo Aron scaglia il suo potente fuoco contro una delle due teste ancora vive la quale poco prima aveva lanciato uno stridulo urlo che aveva paralizzato Callit! Thingol finisce l'ultimo mostro con un colpo portato con rabbia e odio verso l'orripilanza di quegli osceni esseri....I componenti del gruppo si guardano l'un l'altro ancora coi cuori palpitanti e in preda ad agitazione...i sonni non sono mai tranquilli in questo viaggio!