Jano

Fa freddo questa notte. E con il freddo tornano i dolori, li sento profondi sin nelle ossa. Sono i mali di un corpo cresciuto lontano dalla terra d’origine, lontano dalle ceneri degli Avi. Non è un mistero la mia adozione come non lo è il mio malessere in queste lande. Le terre dei barbari sono per loro natura inospitali, solo il clan permette la sopravvivenza.
Il mio nome è Jano e sono il “figlio” dello stregone, non è come sembra, io non sarò mai uno stregone dato il mio sangue impuro.
A me è destinata la terra e l’aratro verso la quale, con tutto il buon rispetto, non mi sento portato. Sembra un’affermazione da ipocriti è vero, a chi piace spezzarsi la schiena sui campi? Ma a differenza dei miei fratelli (ovviamente chi di loro non è predestinato a seguire il ruolo del mio patrigno) io ho lavorato di notte per imparare la lingua comune, io ho cercato il modo per andarmene da qui!.
- ora inizia anche a piovere, non ci voleva, domani il campo sarà una palude -
Non ricordo bene il giorno che mi portarono via, fu un trauma, non ricordo i miei veri genitori e tanto meno la mia città, paese o misero villaggio da cui provengo. Tutto sarebbe meglio di queste capanne nel bel mezzo del nulla.
Ma la strada per andarmene è lunga, in questi anni ho coltivato rapporti con stranieri di passaggio, credo di avere due o tre persone che potrebbero aiutarmi se decidessi di “farlo”.
Chissà magari potrebbero consigliarmi un posto dove stare e metter su bottega e poi, un giorno forse, incontrare un vecchio che racconta di antiche scorribande di barbari e ritrovare la mia vera casa.
In questi anni ho appreso alcune informazioni per me interessanti: la mia tribù si è stabilita qui ormai da tempo per praticare l’agricoltura, la caccia ci procura la carne e per armi denaro e bambini ci sono le incursioni che, anche se rare, sono portate sempre agli stessi villaggi di cui ormai conosciamo difese e ricchezze.
Magari vengo da uno di questi posti, chi sà.
Ora è meglio riposare, domani sarà una giornata dura ed umida, ed io le odio.
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Oggi è successa una cosa strana.
Mentre tornavo dai campi per il consueto allenamento con la lancia nel villaggio c’era una strana agitazione. Io, di norma, per acquisire informazioni sono un privilegiato grazie al mio patrigno, qualsiasi cosa accade deve essergli riportata e va chiesto il suo parere.
Non c’è cosa migliore che parlarci per essere informati su riserve di cibo e richieste di sfide per accaparrarsi le femmine migliori.
Tuttavia non l’ho neanche incrociato per tutto il giorno, chissà che capita.
Nel frattempo quell’idiota di Yurg per poco non mi spezzava un braccio in allenamento con un colpo del suo bastone, quelle si che sono braccia strappate all’aratro!. Domani gli piscerò nella capanna.
Ora scappo altrimenti mi perdo il pasto, qui non si aspetta nessuno!
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Non posso crederci, ho saputo una cosa incredibile!
Quell’idiota del mio fratellastro, destinato a diventare sciamano ma più adatto a fare lo scemo del villaggio, mi ha raccontato i motivi dei disordini di questi giorni.
Dice che è arrivato un uomo abbigliato in modo strano, non si capisce quale sia il suo luogo d’origine, ma la cosa importante è che ha consegnato un messaggio. Il Tonto ovviamente non sa cosa c’è scritto ma sicuramente è molto importante. Devo scoprirlo!
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Pensavo fosse più semplice ma mi sbagliavo.
Per la prima volta non ho trovato nessuno che volesse parlare del fatto più importante della settimana, c’è un riserbo assoluto sulla faccenda e temo che anche se riuscissi ad entrare in possesso del messaggio non sarei in grado di decifrarlo. Devo assolutamente corrompere, convincere o torturare qualcuno.
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Qui i cacciatori dicono “se non trovi il cinghiale aspetta che lui trovi te” e questa volta direi proprio che il bestione mi ha bussato alla porta.
Sono stato richiamato verso metà mattinata per un incontro informale con gli anziani e mi è stato detto tutto ciò che per giorni ho cercato di scoprire.
In realtà non è molto per loro ma per me, invece, è tutto.
Il documento è una richiesta a cui, per motivi che non conosco, il clan non può opporsi e richiede l’invio di un rappresentante della tribù presso uno specifico luogo in uno specifico giorno.
Viste le mie origini diverse e le mie difficoltà ad adattarmi a questi stili di vita è stato ritenuto che io sia il più adatto per questo compito (“sacrificabile” è il termine più corretto).
Non posso crederci questo è più di quanto avrei mai chiesto.
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Se dicessi di non essere spaventato mentirei, ma chi non lo sarebbe?
Ad ogni modo ci sono, questa è l’occasione che aspettavo da sempre.
Ho l’autorizzazione di prendere tutto ciò che può servirmi ed intendo approfittarne.
Il mio viaggio ha inizio. Vado

Spettacolare....Garga ti definirei: Sontuoso, Scipionico, Cesarineo, Rocambolesco, Fotonico (come i pugnali che lanci), Staminale, Orgiastico, Leviatanico...e tu sai quante ancora te ne potrei dire
(non roboante pero'!!!!! )

grazie caro ma non nascondo che il mese di allenamento è stato un gran bell'incentivo per completarlo.
Infatti, ance se voi non ci credete, lo avevo gia iniziato da luuuuuungo tempo
W la roboanza

Molto ben fatto!

Anche Garga si è guadagnato il mese di allenamento!