Il Risveglio dell'Abisso, di John Wyndham

Storia di fantascienza vecchio stampo, di genere apocalittico.
Sebbene sia di circa mezzo secolo fa, la trama è avvincente e anche originale!
Non è il solito attacco alieno con bombe ed esplosioni: la minaccia si muove direttamente dagli abissi, portata da chissà quale specie extraterrestre.
Come il rospo che, bollito lentamente, non si accorge di morire, così anche gli esseri umani vedono incombere una minaccia che gradualmente si impossessa dei mari fino a distruggere l'economia mondiale relegando tutti sulla terra ferma.
Quando sembra arrivata la quiete, la situazione peggiora rovinosamente a causa dell'impreparazione dell'uomo a combattere questo tipo di guerra.
Uno spiraglio lascia una luce nel finale, che rappresenta di fatto un nuovo inizio e un ritorno alle origini.

La tecnica è interessante: vissuta e raccontata in prima persona da un giornalista della E.B.C. affiancato dalla moglie. Stile sintetico che riesce comunque a trasmettere l'ansia e le preoccupazioni di chi vive gli accadimenti sulla propria pelle.
Nonostante sia una cronistoria è scorrevole e coerente. La lettura risulta un pò ardua in un paio di passaggi, nei quali il cambio di scena (come un fine capitolo) ci porta a salti temporali e a flashback su come si sia arrivati a quel punto.

Nel complesso una bella trama che fa riflettere su quanto ancora l'uomo sappia poco degli inesplorati abissi; se poi si colloca la pubblicazione agli inizi degli anni '50 la cosa rende il tutto più interessente.
Nulla di eccezionale, ma di fatto una buona lettura.