L'Armata Perduta, V.M. Manfredi

Ancora un romanzo storico dell'archeologo Manfredi.
Questa volta si ambienta nel 400 a.C. e affronta le vicende che mettono contro Artaserse e Ciro (quest'ultimo nel tentativo di rovesciare suo fratello il Gran Re).
Il tutto viene visto dagli occhi dei Diecimila, mercenari Spartani e di tutta la Grecia ingaggiati contro il Gran Re Artaserse. Tuttavia, come viene sottolineato nell'Anabasi di Senofonte (qui molto ben rispecchiata), gli Spartani dovettero fare il tutto in segretezza: si erano poco prima infatti alleati allo stesso stesso Artaserse il quale li aveva aiutati a mettere in ginocchio il resto della Grecia. Di conseguenza una diretta implicazione di Sparta era impensabile (motivo per cui si agì in segretezza). L'armata dei Diecimila doveva o sconfiggere Artaserse (così Ciro avrebbe ricompensato Sparta) o comunque sparire (altrimenti Artaserse si sarebbe scagliato contro Sparta)...
Avvenne una terza ipotesi...e qui il libro.
Interessante vedere come la marcia dei Diecimila all'interno del regno PErsiano, 2 anni per oltre 2000 Km, sia stata ricostruita con precisione dai vari studiosi (addirittura è stato trovato il luogo dove questi eressero due tumuli di pietre, tuttora lì). L'impresa ai tempi dovette sembrare incredibile, tenendo conto che questa truppa era uscita da un territorio nel quale mai nessuno prima si era avventurato...probabilmente si pensa che lo stesso Alessandro Magno lesse l'Anabasi per meglio studiare la sua invasione dell'impero Persiano...

Il libro tratta temi bellissimi...tuttavia rispetto al solito modo di narrare di Manfredi è praticamente narrato da una delle donne (all'inizio schiava) al seguito di uno degli ufficiali dell'esercito dei Diecimila (che è di fatto il protagonista).
Sebbene la narrazione non sia delle mie preferite, i colpi di scena, la crudezza, la scorrevolezza delle azioni e descrizioni ha reso il libro piacevole...
W LA STORIA!