13 - In trappola...

...Mentre Vimaruk, Jano, Elizabeth ed Exilus stanno mettendo fuori causa l'ultimo degli uomini di Havril usciti allo scoperto, si ode da fuori il portone d'accesso al cortile la voce della milizia cittadina che intima di farli entrare a verificare cosa sta accadendo.
Presi dal panico i quattro gettano il cadavere di Havril e dei suoi uomini giù nella fontana...tuttavia nella foga la discesa lungo la scalla fino alle barche nel tunnel è caotica: Elizabeth e Vimaruk scivolano, quest'ultimo perdendo i sensi e viene anche intravisto dalle guardie. Iniziano a remare velocemente all'aperto fino all'uscita del tunnel: la corrente del fiume, via via più impetuosa, li trascina per oltre un'ora lungo il corso d'acqua. Elizabeth, da sola nella sua barca, riesce a mettersi in salvo; Exilus e Jano, nell'altra barca insieme al cadavere di Havril e all'incosciente Vimaruk, si ribaltano cominciando a lottare per non affogare.

Trascorrono degli attimi di terrore con Exilus che regge il cadavere di Havril e grazie all'aiuto di Elizabeth riesce a raggiungere la riva; dall'altra parte del fiume Jano con la forza della disperazione riesce (grazie anche a Vimaruk che ha ripreso coscienza) a guadagnare la terra.

Tramite la barca, legata ad un tronco, riescono a ritornare tutti sullo stesso versante del corso d'acqua. Dopo essersi ripresi dalle fatiche ispezionano il corpo di Havril: oltre agli armamenti e ad una sopraveste da armatura, Exilus gli sfila 4 anelli (due d'oro e due d'argento probabilmente) tempestati ognuno da quattro pietre di quarzo blu. Sotto un'incessante temporale camminano verso sud nella direzione di Moleryn fino a raggiungere il vicino villaggio di Bherd. Qui vengono accolti da guardie a cavallo poco dopo raggiunte da un cavaliere evidentemente nobile: si presenta come Jordas di Elernin, signore di questo villaggio. I quattro affermano di provenire da nord ed essere stati aggrediti da un gruppo di briganti; inoltre rivelano di essere sotto ingaggio dal Conte Scoras di Elernin, probabilmente un parente di Jordas. Vengono indirizzato alla cappella di Peonu, dove potranno essere curati e, successivamente, passeranno anche la notte. L'indomani vengono svegliati dal vociare di uomini che pretendono di entrare nelle stanze dove Vimaruk e gli altri stanno dormendo: accedono così dei miliziani di Moleryn pesantemente armati, con l'ordine di scortare in prigione gli avventurieri per processarli di omicidio plurimo. Jordas di Elernin nonostante i tentativi non puo' opporsi alle guardie di Moleryn, legalmente autorizzati dalle leggi del regno. Così ancora una volta Exilus, Elizabeth, Jano e Vimaruk vengono portati al cospetto del maresciallo Parga Ostardas e dei suoi cugini magistrati Zuril e Ludime. Viene fatto loro un primo interrogatorio che lascia presagire la volontà ferma di incriminarli e giustiziarli. Il capitano delle guardie, che già una volta aveva aiutato i quattro avventurieri, amareggiato è costretto a rivelare loro che alcuni suoi uomini hanno riconosciuto probabilmente Vimaruk mentre si calava nella fontana. I Jano e gli altri negano ogni loro coinvolgimento ma vengono comunque messi nelle carceri. Il giorno seguente una donna fa loro visita: è una sacerdotessa di Laràni, di nome Selina, il quale afferma di poter venire in loro aiuto. Apprese le storie riguardanti il culto di Agrìk distorto, rivela infatti che Laràni non può tollerare la presenza di una tale aberrazione efferata, anche se non approva i metodi del tempio di Agrìk. Chiede di rimanere da sola con i quattro per poter parlare in privato: aggiunge di essere una messa di Scoras di Elernin, chiamata per aiutarli nella loro indagine ai tumuli di Taztos. Per poterli tuttavia liberare ha bisogno di sapere la verità. Dopo qualche istante di esitazione, Exilus ed Elizabeth rivelano tutti i fatti accaduti, confermando di avere anche le prove concrete del coinvolgimento di Havril e i suoi uomini nel culto parallelo. Selina così promette di aiutarli a patto che tali prove esistano realmente e, soprattutto, che essi facciano ammenda e ripaghino ogni spesa lavorando per il tempio di Laràni e quindi per Scoras di Elernin. Detto ciò se ne va senza dir nulla.
I quattro rimangono in attesa delle loro sorti...