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08 - Viaggio ad alta quota
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08 - Viaggio ad alta quota
Dopo aver distrutto il pentacolo di evocazione e aver fatto congetture sull’attacco di quella notte, il gruppo decise di continuare a riposare nella radura per poi ripartire il giorno appresso dirigendosi verso Candlekeep. L’idea proposta da Thingol era quella di proseguire il viaggio in compagnia di una carovana in modo da essere più facilmente confusi con viandanti e mercanti e quindi passare inosservati all’occhio vigile del famiglio che continuava le sua volate sopra la testa dei 6 amici e di eventuali perigli che attendevano nell’ombra.
Era un amico?un nemico?potevano fidarsi? Per capire di più su quello strano omone e accertarsi sulle sue intenzioni avrebbero dovuto avvicinarlo…ma come? La geniale idea venne all’elfo Thingol. Egli propose di vestire Lyrae come una ricca nobile e camuffare Aaron e Leone come sue personali guardie del corpo. I tre così agghindati avrebbero avvicinato l’uomo e chiesto aiuto recitando il ruolo di vittime di un’aggressione da parte di vili banditi.
Quando l’uomo notò il terzetto che gli si avvicinava non palesò alcuna sorpresa ma si limitò a salutarli (visto anche che il suo grosso cane, Uberto, già li aveva fiutati), e benedirli quei viandanti. Fatte le presentazioni venne alla luce che l'imponente uomo robusto, di nome Herbert, altro non era che un sacerdote di Shaundakul, dea protettrice dei viaggiatori, il quale spiegò loro di aver tratto rifugio da quella baracca conosciuta solo ai devoti della sua dea, dopo essersi scontrato contro sacerdotesse di Loviatar e (nome???) che stavano assediando una vicina città. Quei nomi fecero accapponare la pelle di Aaron e Lyrae: avevano gia incontrato una sacerdotessa di Loviatar nel bosco vicino Mirabar. Inoltre l’uomo spiegò di essere diretto al nido dei Grifoni per portare anche li la sua fede e il suo dogma, ma avendo capito il problema raccontatogli dai tre non esitò a mostrarsi caritatevole nel volerli aiutare. Li avrebbe fatti arrivare a destinazione in un lampo…ma in che modo? Era la domanda che tutti volevano pronunciare. Il chierico spiegò loro la sua capacità divina di catturare il vento e addomesticarlo per spingerli nella direzione prescelta. A questo punto i tre dovevano consultarsi in privato, come potevano fidarsi in modo assoluto, tanto da mettere quel tipo nella condizione di lanciargli contro un incantesimo… a suo dire a fin di bene? Le rune interpellate non mostrarono alcun ambiguità…Il grosso sacerdote era a loro totalmente indifferente, forse agiva solo nel bene dei viandanti e del suo credo. Restava tuttavia un altro problema: c’erano anche Dorc, Thingol e Cornelius che nel mentre tenevano sott’occhio lo sconosciuto da media distanza puntandogli contro le loro armi da lancio. Se dovevano partire era giusto farlo tutti insieme! Così i tre si decisero a raccontare la verità a Herbert il quale senza fare una piega si limitò a riderci sopra sbeffeggiandoli: gia si era accorto di altre presenze! Inoltre il fatto di aver riconosciuto in Aaron un druido e soprattutto in Lyrae una selenita non fece altro che rafforzare la sua convinzione nell’aiutarli.
Una cosa lasciò stupefatto il gruppetto: Herbert rivelò loro di essersi accorto che stavano trasportando un artefatto divino…che intendesse proprio il cuore di Kossuth non lo seppero mai visto che scelsero di glissare sull’argomento.
Un'altra “sorpresa” del tutto “inaspettata” fu la richiesta di congedo da parte di Leone. Sarebbe tornato a mirabar per informare i suoi superiori sul fatto che qualcuno stava chiaramente minacciando la buona riuscita della missione.
Così Herbert sotto i vigili occhi del suo fedele compagno iniziò una litania. All’inizio non accadeva nulla ma passarono pochi istanti e i corpi dei 5 cominciarono a perdere consistenza fino a ridursi a poco più che aria stessa. I venti crescevano e i loro corpi inesistenti presero a sollevarsi sempre più in alto fino ad immergersi nelle veloci correnti d’alta quota.
Adesso il gruppo avrebbe preso tempo per riposarsi per poi proseguire nuovamente il viaggio.
La mattina seguente ripresero il cammino per la città di Yartar da cui si sapeva partissero molte carovane. Ma prima di giungere a questa loro prima metà il gruppo si prefissò di inoltrarsi nella foresta e procedere lungo il fiume magari con una sorta d ‘imbarcazione cavalcando la corrente dei fiumi montani in modo da evitare le vie principali. Arrivati ormai a metà giorno il gruppo s’imbatté in un capanno circondato dal sottobosco. Un uomo grosso e sicuramente anziano era sull’uscio insieme ad un molosso dal folto pelo corvino. Il gruppo iniziò a prendere le necessarie misure di precauzione. | |
Quando l’uomo notò il terzetto che gli si avvicinava non palesò alcuna sorpresa ma si limitò a salutarli (visto anche che il suo grosso cane, Uberto, già li aveva fiutati), e benedirli quei viandanti. Fatte le presentazioni venne alla luce che l'imponente uomo robusto, di nome Herbert, altro non era che un sacerdote di Shaundakul, dea protettrice dei viaggiatori, il quale spiegò loro di aver tratto rifugio da quella baracca conosciuta solo ai devoti della sua dea, dopo essersi scontrato contro sacerdotesse di Loviatar e (nome???) che stavano assediando una vicina città. Quei nomi fecero accapponare la pelle di Aaron e Lyrae: avevano gia incontrato una sacerdotessa di Loviatar nel bosco vicino Mirabar. Inoltre l’uomo spiegò di essere diretto al nido dei Grifoni per portare anche li la sua fede e il suo dogma, ma avendo capito il problema raccontatogli dai tre non esitò a mostrarsi caritatevole nel volerli aiutare. Li avrebbe fatti arrivare a destinazione in un lampo…ma in che modo? Era la domanda che tutti volevano pronunciare. Il chierico spiegò loro la sua capacità divina di catturare il vento e addomesticarlo per spingerli nella direzione prescelta. A questo punto i tre dovevano consultarsi in privato, come potevano fidarsi in modo assoluto, tanto da mettere quel tipo nella condizione di lanciargli contro un incantesimo… a suo dire a fin di bene? Le rune interpellate non mostrarono alcun ambiguità…Il grosso sacerdote era a loro totalmente indifferente, forse agiva solo nel bene dei viandanti e del suo credo. Restava tuttavia un altro problema: c’erano anche Dorc, Thingol e Cornelius che nel mentre tenevano sott’occhio lo sconosciuto da media distanza puntandogli contro le loro armi da lancio. Se dovevano partire era giusto farlo tutti insieme! Così i tre si decisero a raccontare la verità a Herbert il quale senza fare una piega si limitò a riderci sopra sbeffeggiandoli: gia si era accorto di altre presenze! Inoltre il fatto di aver riconosciuto in Aaron un druido e soprattutto in Lyrae una selenita non fece altro che rafforzare la sua convinzione nell’aiutarli.
Una cosa lasciò stupefatto il gruppetto: Herbert rivelò loro di essersi accorto che stavano trasportando un artefatto divino…che intendesse proprio il cuore di Kossuth non lo seppero mai visto che scelsero di glissare sull’argomento.
Un'altra “sorpresa” del tutto “inaspettata” fu la richiesta di congedo da parte di Leone. Sarebbe tornato a mirabar per informare i suoi superiori sul fatto che qualcuno stava chiaramente minacciando la buona riuscita della missione.
Così Herbert sotto i vigili occhi del suo fedele compagno iniziò una litania. All’inizio non accadeva nulla ma passarono pochi istanti e i corpi dei 5 cominciarono a perdere consistenza fino a ridursi a poco più che aria stessa. I venti crescevano e i loro corpi inesistenti presero a sollevarsi sempre più in alto fino ad immergersi nelle veloci correnti d’alta quota.
| La direzione era proprio quella voluta, ne erano tutti coscienti ma viste le loro eteree forme non potevano certo ne parlare tra loro ne comunicare per altre vie. Solcarono a velocità inimmaginabili campi coltivati, fiumi e foreste percorrendo moltissime miglia in poco tempo e sfilando a ovest della città di Yartar che, come riferitogli da Herbert era sotto assedio. Quando i venti iniziarono a quietarsi anche i corpi dei 5 ripresero gradualmente forma e carne; quindi la gravità accellerò il moto verso il basso fino a farli planare dolcemente sul terreno brullo. La zona era, come previsto da Herbert, limitrofa alla città di Daggerford presso la foresta dei troll. |
Ultima modifica di wipeout il Dom Mar 01, 2009 8:03 pm - modificato 1 volta.
Wipeout- Colonnello
- Numero di messaggi : 973
Data d'iscrizione : 23.10.08
Re: 08 - Viaggio ad alta quota
Fatemi sapere se devo aggungere altro o se avete immagini migliori.
Il nome del cane non me lo ricordo, così come quello delle città.
Il nome del cane non me lo ricordo, così come quello delle città.
Wipeout- Colonnello
- Numero di messaggi : 973
Data d'iscrizione : 23.10.08
Re: 08 - Viaggio ad alta quota
Ahahaha mitica la foto del cagnolone!!! (Uberto! mi son ricordato!).
Wipe ti ho messo qualche "aggiunta" (sul viaggio riguardo l'assedio di Yartar)...se vuoi rimodifica tu...
L'elfo è Thingol (se lo chiami Thingle ti sgozza hihihihihihihihi)
Gran bel riassunto Ormai sei il nostro bardolozzo!!!! La tua penna al nostro servizio
Wipe ti ho messo qualche "aggiunta" (sul viaggio riguardo l'assedio di Yartar)...se vuoi rimodifica tu...
L'elfo è Thingol (se lo chiami Thingle ti sgozza hihihihihihihihi)
Gran bel riassunto Ormai sei il nostro bardolozzo!!!! La tua penna al nostro servizio
Ottimo
Allora ragassuoli, visto che ci avete preso gusto, direi che ogni qual volta qualcuno posta un riassunto che piaccia particolarmente al mister, che poi sarebbe me, questi, a suo insindacabile giudizio, attribuirà un grado di sfida da 1 a 3 al prode che si è disturbato a postarlo.
Nonnina Oog- Graduato
- Numero di messaggi : 366
Data d'iscrizione : 04.11.08
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