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Messaggio  Wipeout Mar Feb 03, 2009 12:54 pm

Il sole stava tramontando e i 4 avventurieri facevano ritorno alla locanda di Burkoth. Ad accoglierli tra la solita clientela di ubriaconi vi era anche molta più gente del solito. Lorac viene subito incuriosito da due tavoli in fondo alla sala comune dove una decina di persone erano intente a giocare a dadi.
Lorac, Exilus e Jano si dirigono verso i tavoli da gioco. Le due persone che tenevano banco li invitarono a partecipare. La fortuna li assistette a tratti finchè in una mano propizia, tramite l'aiuto di un pizzico di magia da parte di Exilus, i tre riuscirono a vincere un buon gruzzoletto, (nonostante molti dei presenti nutrivano dubbi su quel colpo fortunato: alcuni erano convinti che fosse stato un vero e proprio imbroglio, seppur nessuno riuscisse a spiegarsi come avessero fatto).
Il giorno dopo Vimaruk non era in condizioni di salute tali da uscire dalla locanda, quindi Exilus, Jano e Lorac lo lasciarono riposare e si diressero verso il tempio di Peonu per curarsi le ferite, ricordo dell’ultimo scontro e verso l'erborista della città concludendo i loro giri primi dell'appuntamento con Sulis.
Verso l’ora di pranzo i 3 si diressero al palazzo del signor Sulis, il quale spiegò il lavoro che avrebbero dovuto svolgere.
Il vecchio nobile racconta di non aver più notizie di Cleio, suo genero. Sulis lo aveva inviato per amministrare alcuni affari di famiglia verso Imrium ed essendo passati diversi giorni oltre il tempo necessario al suo ritorno a Moleryn, iniziava a pensare che qualcuno avesse voluto rapirlo. Parlò anche di un culto i cui membri erano soliti sequestrare persone per sacrificare le loro vite, forse i possibili responsabili del rapimento del parente. Non avendo possibilità di ingaggiare la legione militare di Tharda per far luce sulla faccenda, il nobile affidò al gruppo la missione di indagare sull’accaduto e ritrovare Cleio.
Exilus, Lorac e Jano accettarono di buon grado il compito, (che ovviamente era ben retribuito), e si misero in marcia verso Gils, ultimo paese a circa un giorno a piedi da Moleryn, dove si avevano avute ultime notizie da Cleio.
Lungo il cammino si accorsero immediatamente di essere seguiti da tre loschi individui armati. Bastò poco a riconoscerli: erano i tre della bisca nella locanda di Porkut che cominciarono ad inveire contro il gruppo accusandoli di imbrogli e rivendicando i soldi della vincita. La discussione durò poco e tutto sembrava acquietarsi ma nessuno si accorse che mentre ognuno faceva valere la propria ragione, Exilus usava la sua dote arcana per intrecciare i lacci degli stivali di uno dei 3 tizi che cadde inesorabilmente a terra proprio mentre sembrava far ritorno sui suoi passi. Questo, insieme agli altri, dapprima stupito, poi sfoderò le armi in preda all’ira, ma ancora prima di riuscire a fare una mossa, Jano gli era già a dosso con la lancia conficcata nella sua spalla. I 3 accusatori si arresero, lasciarono le loro armi e tornarono sulla strada per Moleryn giurando vendetta.
Il viaggio proseguì e verso l’alba giunsero a Gils.
Qui il gruppo decise di dividesi e iniziare ad indagare sulla scomparsa di Cleio. Si ritrovarono più tardi e ognuno aveva avuto informazioni riguardo ad un uomo che corrispondeva alla descrizione fisica di Cleio e che era stato avvistato in paese circa 10 giorni fa, fino al momento della sua partenza per Moleryn.
I 3 fecero ritorno a Moleryn senza aver raccolto tuttavia, informazioni significative. La sera stessa mentre erano in taverna, furono avvicinati da una donna, colei che curava gli affari privati del signor Sulis. Questa fece il nome di un certo Leius, un contadino che viveva nella campagna a sud di Moleryn. La donna chiarì che questo Leius aveva informazioni riguardo al culto su cui erano chiamati ad indagare. I tre partirono immediatamente, nonostante il temporale.
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Giunti alla fattoria cominciarono a chiedersi se era il caso di trattare la cosa apertamente o spiare l’uomo indagato sperando che questo lascasse trapelare qualche dettaglio importante per la loro missione.
Tuttavia la forte pioggia presa durante il cammino portò tosse e malessere e i 3 si trovarono costretti a ripararsi per la notte nella stalla vicino alla fattoria di Leius. Il mattino seguente Jano in preda ad un forte raffreddore tornò a Moleryn. Exilus e Lorac, invece, decisero di inoltrarsi nel frutteto per tenere sottocontrollo Leius e la sua famiglia che fin dalle prime luci dell’alba avevano iniziato a lavorare nei recinti e nei campi. La pioggia era passata ma con i vestiti bagnati e in preda alla forte tosse Exilus e Lorac furono costretti ad uscire allo scoperto. Infatti il cane del contadino aveva percepito la presenza dei due avventurieri ed era corso ringhiando verso il frutteto. Nello stupore generale Exilus e Lorac si presentarono a Leius, scusandosi dell’improvvisata e dichiarando di essersi persi.
Proprio in quel momento un carro guidato da un uomo pesantemente armato e protetto fece ingresso dall’entrata principale della fattoria. Lorac, mentre il capo fattore e il nuovo giunto discutevano tra loro, sbirciò all’interno del carro notando solo legname e arnesi da carpenteria. Passarono una ventina di minuti, Leius inizialmente aveva accettato un minimo di dare tempo ai due di asciugare gli abiti ma poi divenne sempre più infastidito e innervosito dalla loro presenza finché li invitò in modo non troppo cortese a lasciare la proprietà. Poco dopo anche il carro lasciò la fattoria e prese la direzione per Moleryn. Exilus chiamò l’uomo alla guida chiedendo un passaggio per la città. Questo fermò il carro, scese e con voce minacciosa disse ai due di non immischiarsi in faccende che non dovevano riguardarli altrimenti sarebbero stati uccisi. Rimontò sul calesse e iniziò ad allontanarsi. Tuttavia Exilus e Lorac continuarono a seguire da lontano il carro che si muoveva lentamente per via del terreno infangato. Arrivarono fino ad un’altra fattoria. L’uomo fermò i cavalli ed entrò nell’abitazione. I due si avvicinarono lentamente tenendo sott’occhio la zona, finché decisero di parlare ad uno dei braccianti intento a lavorare nei campi e raccogliere informazioni sul tipo che stavano pedinando. D’improvviso una freccia colpì Lorac sulla spalla. Il colpo proveniva dalla casa, evidentemente il grosso guerriero li aveva notati e riconosciuti. Per evitare il peggio Exilus e Lorac si affrettarono a tornare a Moleryn. Nella locanda chiesero informazioni su Leius a Burkoth raccontando gli avvenimenti del giorno precedente. Questo li mise in guardia avvisandoli del pericolo in cui stavano per cacciarsi.
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